allora il calcolatore elettronico è stato costruito dopo la scoperta dei transistor, dei dispositivi in silicio impuro per lo 0,0001 % che ha quattro estremi che conducono la corrente elettrica... un paio servono per aprire o chiudere l' altro circuito i cui estremi sporgono accanto ai primi due... ora i transistor appena descritti hanno sostituito interamente le valvole termoioniche il cui funzionamento era basato sulla dispersione di ioni provocato dal riscaldamento di metalli, (le valvole termoioniche sono subito entrate in disuso appena sono stati scoperti i transistor, intorno alla fine degli anni '50) i quali (gli ioni) se dispersi nel vuoto bloccavano il passaggio di tensione elettrica da un verso per permetterlo solo nell'altro (come un senso unico, in pratica dal cavo A può passare ad esempio solo la tensione positiva e dall'altro terminale, quello B, può passare solo la tensione negativa e non viceversa, quando la valvola era accesa). le valvole termoioniche quindi svolgevano all' incirca la stessa funzione che ora svolgono a livello di microscopico i transistor, quello di bloccare (non importa se in un senso o se in tutti e due) il passaggio di corrente elettrica, ma le valvole erano enormemente più grandi (poco meno di un pugno) e consumavano moltissima energia (appunto dal nome 'termo'-ioniche, calore).
In pratica nella calcolatrice elettronica così come nei calcolatori in generale, si sfruttano le infinite proprietà che hanno i transistor raggruppati in miliardi e miliardi, quello di ostacolare il passaggio di corrente in alcuni punti dello schermo e di permetterlo in altri così da formare il simbolo che poi tu leggi.
Ancora più nel profondo, quando tu premi un tasto del calcolatore, chiudi un circuito predisposto, ovvero permetti il passaggio di elettroni in quello che potremmo paragonare ad un "luogo di raccolta" nel polo positivi della pila che li attrae (agli elettroni). Nel loro passaggio però gli elettroni lasciano un segno, modificano un corpo, una sostanza, il corpo del transistor (o di più transistor contemporaneamente), il silicio, che funziona come un piccolissimo interruttore capace di cambiare il suo stato (aperto-chiuso) in una frazione infinitesima di secondo, determinando quindi il passaggio di corrente in un altro circuito parallelo al primo e collegato ad esso appunto grazie al transistor in questione. Questo circuito appena aperto determinerà il passaggio di altri elettroni sullo schermo i quali produrranno l' effetto su di esso (lo schermo) di modificare l' emissione di radiazione sulla sua (dello schermo) superficie.
La pressione da te esercitata su un altro tasto determina poi la modifica dello stato di altri transistor ma anche di quelli precedenti, aggiungendo altre cifre e spostandole sullo schermo ( ad esempio la scrittura di 34 pretende prima di scrivere il 3 che si posizionerà sul primo posto, e poi di scrivere il 4 che si sistemerà nel primo posto e che farà slittare il 3 nel secondo posto).
Quando premi un tasto per eseguire una soluzione la stessa cosa, il premere quel pulsante determinerà la modifica dello stato di tutti i transistor precedenti sconvolgendo i numeri sullo schermo e fornendoti il risultato.
In parole povere quando premi il tasto modifichi lo stato di alcuni interruttori che a loro volta ti fanno cambiare il numero sullo schermo, e quando ne premi un altro, quest' ultimo rimodifica lo stato degli interruttori per farti vedere un altro numero.
La calcolatrice non sa che il due è il "2", sa solo che la sequenza di interruttori aperti-chiusi è modificato in un certo modo studiato, premendo un altro tasto e poi gli interruttori determineranno in automatico il passaggio di corrente sulle varie arie dello schermo.
I transistor sono situati nel rigonfiamento che trovi sulla scheda della calcolatrice aperta e sono il cuore del calcolatore, il resto e solo la "periferia" che serve a raccogliere i segnali dall' esterno...
Spero di averlo spiegato nel linguaggio più diretto possibile...
Buoni calcoli!!