Domanda:
Come funziona una calcolatrice?
Andrea
2013-02-04 12:08:50 UTC
Come funziona la calcolatrice? Come fa a calcolare? Datemi anche delle informazioni sulla storia.
Grazie mille e 10 punti al migliore.
Quattro risposte:
anonymous
2013-02-04 12:49:42 UTC
allora il calcolatore elettronico è stato costruito dopo la scoperta dei transistor, dei dispositivi in silicio impuro per lo 0,0001 % che ha quattro estremi che conducono la corrente elettrica... un paio servono per aprire o chiudere l' altro circuito i cui estremi sporgono accanto ai primi due... ora i transistor appena descritti hanno sostituito interamente le valvole termoioniche il cui funzionamento era basato sulla dispersione di ioni provocato dal riscaldamento di metalli, (le valvole termoioniche sono subito entrate in disuso appena sono stati scoperti i transistor, intorno alla fine degli anni '50) i quali (gli ioni) se dispersi nel vuoto bloccavano il passaggio di tensione elettrica da un verso per permetterlo solo nell'altro (come un senso unico, in pratica dal cavo A può passare ad esempio solo la tensione positiva e dall'altro terminale, quello B, può passare solo la tensione negativa e non viceversa, quando la valvola era accesa). le valvole termoioniche quindi svolgevano all' incirca la stessa funzione che ora svolgono a livello di microscopico i transistor, quello di bloccare (non importa se in un senso o se in tutti e due) il passaggio di corrente elettrica, ma le valvole erano enormemente più grandi (poco meno di un pugno) e consumavano moltissima energia (appunto dal nome 'termo'-ioniche, calore).



In pratica nella calcolatrice elettronica così come nei calcolatori in generale, si sfruttano le infinite proprietà che hanno i transistor raggruppati in miliardi e miliardi, quello di ostacolare il passaggio di corrente in alcuni punti dello schermo e di permetterlo in altri così da formare il simbolo che poi tu leggi.



Ancora più nel profondo, quando tu premi un tasto del calcolatore, chiudi un circuito predisposto, ovvero permetti il passaggio di elettroni in quello che potremmo paragonare ad un "luogo di raccolta" nel polo positivi della pila che li attrae (agli elettroni). Nel loro passaggio però gli elettroni lasciano un segno, modificano un corpo, una sostanza, il corpo del transistor (o di più transistor contemporaneamente), il silicio, che funziona come un piccolissimo interruttore capace di cambiare il suo stato (aperto-chiuso) in una frazione infinitesima di secondo, determinando quindi il passaggio di corrente in un altro circuito parallelo al primo e collegato ad esso appunto grazie al transistor in questione. Questo circuito appena aperto determinerà il passaggio di altri elettroni sullo schermo i quali produrranno l' effetto su di esso (lo schermo) di modificare l' emissione di radiazione sulla sua (dello schermo) superficie.

La pressione da te esercitata su un altro tasto determina poi la modifica dello stato di altri transistor ma anche di quelli precedenti, aggiungendo altre cifre e spostandole sullo schermo ( ad esempio la scrittura di 34 pretende prima di scrivere il 3 che si posizionerà sul primo posto, e poi di scrivere il 4 che si sistemerà nel primo posto e che farà slittare il 3 nel secondo posto).

Quando premi un tasto per eseguire una soluzione la stessa cosa, il premere quel pulsante determinerà la modifica dello stato di tutti i transistor precedenti sconvolgendo i numeri sullo schermo e fornendoti il risultato.

In parole povere quando premi il tasto modifichi lo stato di alcuni interruttori che a loro volta ti fanno cambiare il numero sullo schermo, e quando ne premi un altro, quest' ultimo rimodifica lo stato degli interruttori per farti vedere un altro numero.

La calcolatrice non sa che il due è il "2", sa solo che la sequenza di interruttori aperti-chiusi è modificato in un certo modo studiato, premendo un altro tasto e poi gli interruttori determineranno in automatico il passaggio di corrente sulle varie arie dello schermo.



I transistor sono situati nel rigonfiamento che trovi sulla scheda della calcolatrice aperta e sono il cuore del calcolatore, il resto e solo la "periferia" che serve a raccogliere i segnali dall' esterno...



Spero di averlo spiegato nel linguaggio più diretto possibile...



Buoni calcoli!!
anonymous
2013-02-04 12:27:23 UTC
Ti racconto la storia.

In Principio era l'Abaco



In principio era l'abaco lo strumento che veniva utilizzato per permettere uno svolgimento facilitato dei calcoli, erano strutture di legno con fili su cui venivano poste palline colorate che servivano per la conta, non ancora totalmente in disuso, pare che venga usato in Cina, inoltre attualmente viene spesso utilizzato per il primo insegnamento dei calcoli matematici nei bambini.



Il primo prototipo di calcolatrice, detto Orologio Calcolatore, si ebbe nel 1623, il suo creatore fu Schickard, passati circa 20 anni un matematico di origini francese, Pascal, inventò un apparecchio in grado di svolgere solo addizioni, che prese il nome di Pascalina.

Le evoluzioni delle calcolatrice continuarono nel tempo, il tedesco Leibniz infatti qualche anno dopo ingegnandosi diede vita ad un calcolatore in grado di compiere anche le moltiplicazioni, la sua invenzione divenne dunque un modello da seguire che servì da guida per tutti coloro che si cimentarono nel secolo seguente nella realizzazioni di calcolatrici sempre più avanzate.



Le invenzioni di rilievo del 1800 si ebbero sul finire del secolo con Felt che realizzò la prima addizionatrice a tasti, detta Comptonmeter, ed una calcolatrice scrivente, la Comptograph.



Il ventesimo secolo fu il periodo più ridente per la calcolatrice, durante questi anni infatti la tecnologia fece grossi passi, le calcolatrici sino ad allora meccaniche, funzionanti tramite una manovella, iniziarono ad essere dotate di motore elettrico, erano inoltre ormai in grado di svolgere tutte le operazioni di base, quali addizioni, sottrazioni, divisioni e moltiplicazioni.



L'uso delle calcolatrici meccaniche incontrò un grande consenso sin dalla fine del 1800, ogni ufficio aveva in dotazione questi nuovi strumenti e la loro diffusioni riuscì ad potenziarsi ancora di più, andando di pari passo con le loro evoluzioni.



Fu sul finire del 1900 che le ormai note aziende produttrici realizzarono modelli con funzioni sempre più avanzate, giungendo infine alla realizzazione delle calcolatrici scientifiche e di quelle grafiche.



Ad ogni modo, il mondo della tecnologia è in continua evoluzione, ogni anno vengono infatti immessi sul mercato nuovi modelli dalla grafica e dal design accattivante, nonché dalle funzioni sempre più complesse ed evolute.



Ciao! ^_^
anonymous
2013-02-04 12:15:10 UTC
La prima calcolatrice tascabile fu costruita nel 1972 dalla ditta Hewlett-Packard.



La Hewlett-Packard è un produttore di apparecchiature elettroniche, con sede a Palo Alto, in California, negli Stati Uniti d'America.



William Hewlett e David Packard erano due ingegneri. Nel 1939 fondarono la loro società, pur avendo pochi soldi.



La calcolatrice aveva il nome HP-35.



In Italia, nel 1976, una prima calcolatrice di successo, dato il basso costo, fu la SR-50A, prodotta dalla ditta Texas Instruments.



Il costo della SR-50A, nel 1976, era di lire 69.000 (sessantanovemila), pari a 800 €, cioè ottocento Euro di oggi, anno 2002.



Dato l'elevato costo delle calcolatrici l'uso della calcolatrice in Italia è avvenuto con lentezza.



La calcolatrice ha il grande potere di ridurre la matematica alla materia più semplice e più bella che esista.



Un ruolo storico nella diffusione della calcolatrice in Italia è stato svolto dalla ditta Dash.



Dash ha inserito, negli anni 1980, in omaggio nel fustino di detersivo per lavatrice, una calcolatrice.



Tolte alcune calcolatrici per ufficio, prodotte da Olivetti, per il resto niente.



Le calcolatrici le dobbiamo importare dai paesi stranieri.



Una moderna calcolatrice tascabile, la EL-233L della ditta SHARP, costo 5 €, cinque Euro.
anonymous
2014-11-16 11:29:14 UTC
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